6 Miti da Sfatare sull’Osteoporosi

L’osteoporosi colpisce un gran numero di persone, principalmente donne e anziani, e in molti casi le persone non si rendono conto di avere una bassa densità ossea fino a quando non avviene la prima frattura.
Intorno a questa patologia, però, aleggiano alcune leggende o sono popolari certe imprecisioni. Vediamo insieme i 6 miti da sfatare sull’osteoporosi.

L’osteoporosi è una patologia insidiosa perché i sintomi sono spesso silenziosi. In effetti, la maggior parte delle persone non si rende conto di avere questo problema fino al momento in cui non si palesano le conseguenze. Ecco perché a volte l’osteoporosi viene definita “la malattia silenziosa”. Capire e conoscere l’osteoporosi può aiutarti a prevenire la patologia e a comportarsi al meglio se viene diagnosticata. Ecco alcuni luoghi comuni da smentire.

MITO 1: l’osteoporosi non è così comune.

Circa 10 milioni di americani di età superiore ai 49 anni soffrono di osteoporosi e altri 43 milioni hanno una bassa densità ossea, ovvero sono a rischio di osteoporosi. Una donna caucasica su 6 subirà una frattura dell’anca nel corso della propria vita. E il 35% delle donne afroamericane con più di 50 anni ha una massa ossea bassa, ovvero un precursore dell’osteoporosi.

MITO 2: l’osteoporosi non colpisce gli uomini o le donne giovani.

L’osteoporosi si manifesta dopo un lungo periodo di perdita ossea graduale. Anche se le fratture si verificano tardi nel corso della vita, la malattia ha inizio molti anni prima. Mentre l’osteoporosi colpisce le donne anziane molto più di quanto non accada con gli uomini, circa il 15% degli uomini sviluppa l’osteoporosi durante la propria vita. Gli uomini tendono a soffrire di fratture osteoporotiche circa 10 anni dopo rispetto alle donne, ma hanno maggiori probabilità di avere fratture dell’anca rispetto alle donne.

MITO 3: Non devi preoccuparti dell’osteoporosi se si tratta solo di una piccola frattura.

Anche subire una piccola frattura, può essere un segno di bassa densità ossea. D’altra parte, se rompi un osso durante una caduta più traumatica, ad esempio quando cadi sciando o dalla bicicletta, è meno probabile che sia un segno di osteoporosi. Il tuo medico non sarà in grado di dire se hai una bassa densità ossea da una radiografia (a meno che tu non abbia un’osteoporosi molto avanzata). Avrai bisogno di esami più specifici.

MITO 4. Assumere integratori di calcio è la stessa cosa che mangiare cibi cricchi di calcio.

Gli esperti raccomandano di provare prima a prendere il calcio dal cibo, piuttosto che con un integratore. Possiamo assumere il calcio con il latte magro, formaggio, yogurt, sardine e uova. Nel caso, cerca di stimare la quantità di calcio che ottieni nella tua dieta e poi riempi il resto con un supplemento, e ricorda che la vitamina D aiuta l’assunzione di calcio del nostro organismo.

MITO 5: se mangi latticini e fai esercizio, non sei a rischio di osteoporosi.

Bere latte, mangiare latticini e fare esercizio fisico può aiutare a prevenire la perdita ossea, ma non è un’equazione. La genetica in questo caso infatti gioca un ruolo fondamentale.

MITO 6: Se hai l’osteoporosi, è troppo tardi per proteggere le tue ossa dalle fratture.

È stato dimostrato che l’esercizio riduce il rischio di fratture rafforzando le ossa e migliorando l’equilibrio del nostro organismo. È inoltre possibile rallentare la perdita ossea con farmaci quali bifosfonati e calcitonina. Alcuni farmaci hanno mostrato una riduzione del 68% nelle fratture dell’anca nelle donne. Inoltre una terapia ormonale può rallentare il tasso di perdita ossea e persino consentire al corpo di ricostruire l’osso.